Lors des « Rencontres Congolaises », des artistes provenant du pays africain ont traversé la ville de Cosenza avec leurs oeuvres, défiant les contraintes des limites. (Eugenio Giorgianni)
La residenza artistica “Vivre sur le seuil. Rencontres congolaises”, si è svolta a Cosenza nel maggio 2018. La metafora della soglia, che dava il titolo alla manifestazione, ha effettivamente permeato le opere degli artisti partecipanti, così come l’esperienza vissuta dalla città. Gli artisti hanno esplorato il significato del concetto di limite: facendone emergere tutta la drammaticità, ribellandosi alla realtà dei confini, ma anche mettendone in evidenza l’ambivalenza (la soglia separa e unisce allo stesso tempo). Gli artisti congolesi, incarnando essi stessi la condizione liminale e il disorientamento dovuto alla continua transizione, hanno messo al centro delle loro creazioni se stessi: le proprie identità multiple, ma soprattutto i propri corpi.
La residenza ha rappresentato comunque un momento importante, un primo contatto, uno sforzo per dare vita a quel dialogo che sovente rimane solo sulla carta, nel mondo accademico europeo.
The artistic residency “Vivre sur le seuil. Rencontres Congolaises”, was held in Cosenza in May 2018. The “threshold” metaphor, evocated in the event’s title, permeates the works of the participants, who explored the tragedy and the contradictions of borders. The city, traversed through the performance of the Congolese artists and their bodies, did not fully accept the challenge of being a locus of cultural encounter. Yet the artworks remain in the city, witnessing the difficulty, but also the richness, of the dialogue between different cultures.
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